venerdì 6 giugno 2008

Viaggio in Portogallo

Meglio una pensão nel Bairro Alto o una stanza non proprio economica nell’Alfama? Ma perché non una guest house per backpackers nel Rossio…. Be’, opzione un po’ costosa per esser un ostello in Portogallo. Ma Pessoa che avrebbe consigliato?
Sogno un viaggio in Portogallo da tempo immemorabile, da quel giorno in cui delle note struggenti, che sapevano di partenze e addii ma anche di scoperte di mondi nuovi, entrarono in una casa luminosa e chiassosa di studenti universitari. “Cos’è?”
«Fado. Mai sentito?», rispose Nuno col solito sorriso luminoso.
«È la musica di Lisbona, un lamento dell’anima che corre tra i vicoli portoghesi, che t’insegue tra i palazzi rivestiti dagli azulejos, tra le botteghe antiche e i castelli. Entra lentamente nelle tue corde e non t’abbandona più. Dovresti andare una volta in Portogallo, potresti innamorartene».
Sarà stata la voce di Amália Rodrigues, sarà stato l’accento portoghese di Nuno, certo è che da quel giorno ho stabilito che Lisbona non poteva mancare nella mia lista delle città da visitare. Lista che si è allungata settimana dopo settimana, tranne poi avere tempo e risorse per partire appena possibile.
Avrei voluto progettarlo meglio questo viaggio a Lisbona ma se l’avessi fatto forse avrei rimandato nuovamente perché “sei giorni sono davvero pochi per il Portogallo, perché sono stanca e forse avrei bisogno solo della tranquillità della montagna, un buon libro e tanta musica; un viaggio come questo non lo si può organizzar all’ultimo minuto”… e tutte quei tortuosi percorsi mentali che fino ad oggi hanno fatto sì che non partissi.
Stavolta, invece, prenderò il mio aereo e poca conta se è da mesi che non parlo portoghese, se non so ancora dove mi fermerò, se forse andrò a Evora o forse no… Viaggiare è conoscere e se dovessi perdermi tra i vicoli dell’Alfama e decidere di trascorrere lì i miei sei giorni, be’ vorrà dire che resterò lì. In fondo è questo ciò che mi affascina del viaggio: sapere solo da dove si parte, dopodiché c’è la scoperta.