mercoledì 14 gennaio 2009

Giorni così...

Ore 6:12 di un mercoledì mattina di metà gennaio. Piove, il cielo è grigio e la cucina un po’ fredda nonostante il riscaldamento lasciato acceso tutta la notte. Il giornalista snocciola cifre e ripete polemiche già sentite. Noi si chiacchiera allegramente, incuranti del maltempo e delle tragedie nazionali.
Tra una risata e l’altra, arrivo in stazione mentre il mio trenino sta partendo. Puntuale, a differenza del solito. «Pace, prenderò il prossimo». Entro in stazione, guardo il tabellone e, ovviamente, il treno successivo ha un ritardo stimato di 15 minuti. Che diventeranno 30.
Profondo respiro. Prendo “Madame Bovary” ed inizio a leggere.
Colleferro – Roma, 59 chilometri, 90 minuti di treno. Va be’, dai, non mi va di lamentarmi pure oggi. Solo che arrivi alla stazione Roma Termini e ti sbattono in faccia la sfavillante pubblicità di Freccia Rossa, il treno delle meraviglie: Milano – Roma in sole 3 ore e 30 minuti. E finisce che pure se il Gruppo Ferrovie dello Stato t’ha dato la possibilità di leggere più del previsto, non te la senti di ringraziarli.
Arrivo davanti all’ufficio. Serrande chiuse. Telefono al mio capo. «Buongiorno cara, come va?»
«Una meraviglia se non fosse per il fatto che piove e l’ufficio è chiuso».
«Ma Fabio non è arrivato? Io sto andando a Potenza…»
«Buon viaggio! Io che faccio invece? Me ne ritorno a casa visto che nessuno m’ha avvertito?»
«Ma che scherzi? Aspetta che ti mando qualcuno ad aprire. Ah, poi però fatti le copie delle chiavi…»
Un’ora dopo il mio collega, stropicciandosi gli occhi e scusandosi per il ritardo, apre. Poggio il piumino bianco sulla mia scrivania e vedo una strana macchia nera. «Ma che diav…»
Fabio:«Ah, niente. Ieri sera abbiamo cambiato i toner delle stampanti. Mi sa che sono stati poggiati lì sopra.»
Mi sa…
Il corriere dell’SDA arriva mentre sto finendo di pulire la scrivania.
«Volenterosa! Ci diamo alle pulizie stamani, è? Sono tornati indietro diversi pacchi. C’è da pagare 10 euro».
Apro la cassa. Vuota. Pago di tasca mia l’importo e vado a prendere un caffé per riflettere meglio sul senso di questa giornata.

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