mercoledì 17 giugno 2009

Un po' di silenzio

Vero: è da un po’ che non scrivo. E non perché sopraffatta dal lavoro o non ispirata. Avrei potuto parlare delle ultime città viste, degli ultimi libri letti, dei colori che hanno pennellato le mie giornate, del lavorio incessante della mente di fronte ai cambiamenti che irrompono nel quotidiano fluire della vita.
Ad annotare, ho annotato. Ma l’ho fatto su carta, con la mano che correva veloce ed il mignolo impiastricciato d’inchiostro nero. Magari ne riparlerò anche qui, o forse no. Avevo bisogno di un po’ di silenzio, di disintossicarmi dal bombardamento di parole, parole, dall’accavallarsi delle notizie, dal rincorrersi di dichiarazioni inutili, conferme, smentite, le solite accuse, le solite promesse pronte a cadere nell’oblio.
Disintossicarsi del tutto in questi nostri giorni è impresa ardua. Allora, per allontanarmi da tanto ciarlare, ho comprato un libro di Mario Rigoni Stern e ho smesso d’ascoltare tutto il resto.