mercoledì 19 ottobre 2011

La casa di carta

Ogni anno regalo non meno di cinquanta volumi ai miei studenti, eppure non riesco a smettere di aggiungere sempre un nuovo scaffale, una nuova doppia fila di libri; i libri avanzano per la casa, silenziosi, innocenti. Non riesco a fermarli. […] Noi lettori curiosiamo nella biblioteca degli amici anche solo per distrarci. A volte per scoprire un libro che vorremmo leggere e non possediamo, altre solo per capire di cosa si nutra l’animale che abbiamo di fronte. Lasciamo un collega seduto sul divano e al nostro ritorno lo troviamo in piedi, ad annusare fra i nostri libri. […]
 
«La biblioteca che si mette insieme è una vita. Non è mai una somma di libri. Lei li allinea sugli scaffali e sembrano una somma, ma questa, se mi consente, è un’illusione. Seguiamo certi argomenti e con l’andar del tempo finiamo per definire dei mondi; per disegnare, s preferisce, il percorso di un viaggio, col vantaggio che ne conserviamo le tracce. Non è semplice. È un processo nel quale ci impegniamo a completare bibliografie, incalzati dal riferimento a un libro che non possediamo; quando ce lo siamo procurato, ci lasciamo condurre verso un altro libro».

La casa di carta, Carlos María Domínguez, Sellerio, 2011, traduzione di Maria Nicola


Ed ora come la mettiamo con gli ebooks?

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