“Lasciava tante volte che le cose che non aveva le facessero un male
così grande da scordarsi il resto, quello che di bello e intenso aveva la sua
vita. E non se lo perdonava, ché sapeva che bisognava invece essere felici per
quello che si ha, e il contrario è offesa per le persone che davvero stanno
male”.
Paola Soriga, Dove finisce Roma – Einaudi Stile Libero.
Io è da un po’ di giorni che mi
sento così. Solo che Paola Soriga lo
sa dire meglio di me.
Poi dice pure:
“Aveva in fondo in fondo però anche sempre una fiducia, nelle
cose che poi sarebbero arrivate”.
In fondo in fondo ce l’ho pur’io
quella fiducia, solo che ho paura che se non faccio nulla quelle cose non
arrivano. E mi riprende quello straniamento con il corpo qui e la testa un po’
nel passato un po’ nel domani.
“Certi giorni li passava interi ad aspettare, la sensazione che
la vita dovesse ancora arrivare”.