All’inizio del 2014, riflettendo sui buoni propositi che di anno
in anno vengono copiati da una moleskine
all’altra senza mai concretizzarsi, ho capito che con l’aumentare della
talpaggine e dei capelli bianchi bisognava mettere un freno ai sogni e dare
un’accelerata alle valigie. Non è che si possano rimandare viaggi, libri, film,
incontri, concerti per tutta la vita… Sennò finisce che mentre sei immersa nei
tuoi sogni, la vita corre via e resta solo la paura di aver perso qualcosa e di
non poter tornare più indietro.
In questo risveglio dei sensi, ho organizzato un viaggetto a
Ravenna dove ho finalmente incontrato la gemellina blogger malata di lusitanitudine, Nela San. Lei, in
verità, è malata pure di giallite, fotografite, viaggite, caffeite, teite…
Tutte “ite” pericolosamente contagiose: si potrebbero trascorrere ore ad
ascoltare i suoi aneddoti su viaggi stupefacenti, sbocconcellando una piadina
accompagnata da dietetici salumi e
formaggi vari.
La gialloviaggiatrice mi ha condotto per le vie di Ravenna in un
venerdì sera d’inizio primavera; ha scelto le stradine dall’illuminazione più
suggestiva; quelle in cui è avvenuto almeno un delitto da poter narrare alla visitatrice curiosa.
Poi ha selezionato osterie
dal menù tipico ma particolare (ricette tradizionali rivisitate in chiave
moderna), luoghi librici per ampliare
la mia già lunga lista di titoli da leggere, e meravigliosi angoli della città
in cui fermarsi a bere un caffè e chiacchierare, chiacchierare, chiacchierare…
Biblioteca Classense |
Ravenna è la classica cittadina in cui mi trasferirei volentieri
per qualche annetto. Tranquilla, ordinata, pianeggiante; ma pensa che bello
vivere in un posto in cui al mattino prendi la bici (utopia) e vai a
lavoro! Esci dall’ufficio e passi alla biblioteca Classense dove ti fermi nel
chiostro per sfogliare qualche libro e decidere quale prendere in prestito.
Non
escludo che il volume tra le mani possa incuriosire la gatta Teresa, che ho
avuto la fortuna di incontrare, sebbene di sfuggita.
Teresa |
Il sabato, volendo, puoi passeggiare per il corso principale di una
luogo vivace ma non isterico. Insomma, a Ravenna non hai la grandiosità, non hai
abbondanza di cinema, teatri, librerie, locali.
Non hai, ecco, l’imbarazzo
della scelta; ma in piccole dimensioni hai tutto. Che, per una come me, è un
vantaggio perché una città che offre troppo stordisce a tal punto da far
agognare la tranquillità della propria casetta alle porte (molto alle porte)
dell’Urbe. Una cittadina a dimensione d’uomo, invece, mi spingerebbe ad uscire
anche per una semplice passeggiata in libreria e per un caffè con un’amica. Incredibile
come una cosa quasi normale in un posto come Ravenna, si trasformi in
un’attività da “dover organizzare e gestire” in un luogo dispersivo come
Roma.
A questo punto, dovrei parlarvi dei meravigliosi mosaici di Sant’Apollinare
Nuovo o del celebre cielo stellato del Mausoleo di Galla Placidia. Ma non ho le
competenze per poterlo fare. Mi limito a guardarmi intorno estasiata e a gioire
della sensazione di benessere che si prova nell’osservare qualcosa di
stupefacente, realizzato secoli fa (386-452), che ancora oggi riesce a farci spalancare
gli occhi per poi socchiuderli e sognare.
I viaggi della talpa, anche quelli più brevi, prevedono la presenza
di un libro.
Sono partita mettendo in borsa…
E che volete che vi dica? Nel 2013 hanno finalmente dato un
Nobel meritato. Non che gli altri non lo fossero, ma i racconti della Munro sono
dei capolavori. Sfiorano la perfezione; mi sto impegnando per scovarne uno
brutto, imperfetto… ma non l’ho trovato in questa raccolta.
… E sono tornata con in valigia questo titolo qui:
Miguel Sousa Tavares è nato a Porto e il libro è ambientato
nelle isole di S. Tomé e Principe. Giallo del giorno: chi mai potrà aver
suggerito alla talpa di acquistare questo libro nella gialla Ravenna? Mistero…
La talpa ha:
- dormito all’Hotel Minerva,
adiacente alla stazione. Gentilissimi, molto economico, pulito e senza fronzoli;
- cenato con la
gialloviaggiatrice all’Antica Bottega Di Felice, in pieno centro. Ottimo
tagliere di formaggi e un tortino di cioccolato notevole;
- stuzzicato con la giallo
viaggiatrice nella nota Ca’ de Vén; locale caratteristico: se passate a
Ravenna, vi tocca fermarvi, anche solo per una piadina e un bicchiere di
vino;
- cenato con il coniuge (che si
è concesso una pausa, sciroppandosi trecento chilometri in auto per
raggiungerla) nella romantica Osteria del tempo perso. Un po’cara ma
l’occasione era speciale, il vino pure e, da buon gustai quali siamo, non ci
siam fatti mancare nulla…
- in una domenica uggiosa, ha
fatto colazione al Caffè letterario. Le è piaciuto molto ed ha pensato che sicuramente
ci sarà un luogo dall’atmosfera simile (musica soft, ambiente luminoso, chiacchiere
allegre in sottofondo, quotidiani sui tavoli, foto letterarie) dalle sue parti.
Deve scovarlo…
Che bello! L'anno scorso sono stata a Ravenna molto più di sfuggita... E' così vicina alle mie parti, che devo farci un salto più approfondito, ora poi, che ho anche queste preziosissime indicazioni, non mi posso astenere assolutamente!
RispondiEliminaChe fortuna! Io invece conosco pochissimo l’Emilia Romagna e ancor meno il Veneto. Dopo il weekend ravennate mi son riproposta di esplorare meglio la zona. In realtà, acquistando il biglietto ferroviario per tempo, ci se la cava con poche decine di euro…
EliminaDi ritorno dal viaggio Singapore Malesia in cui la cosa più snervante è stata la corsa pazza con trolley al seguito per prendere il volo di connessione da Francoforte a Bo, arrivo qui e guarda che ti trovo! Sono arrossita a lusingata. Ora posto il link a Duck. Così le facciamo venir voglia di condividere prossime chiacchierate, chicchierate etc etc. Baci
RispondiEliminaPS grazie per le foto!
Prima o poi ce la faremo a condividere chiacchiere e prelibatezze con la Papera. Abbi fede!
EliminaUn bacio
Troppo breve il mio incontro con Nela San, l'anno scorso! Però Ravenna la conosco bene, per dieci anni ho vissuto a Bologna e ho avuto un fidanzato del ravennate. E quando stavo da lui andavo sempre a studiare alla Classense!
RispondiEliminaEh già, ho sentito parlare anche del vostro incontro…
EliminaE ho sentito dire che sarebbe stato piacevole ripeterlo in modo meno fugace...